Sept. 17, 2015.
La giornata si apre con la colazione in hotel, dopodiché ci dirigiamo a Mission Bay, con la relativa spiaggia di Mission Beach, appunto!
Percorriamo tutta la Ocean Front Walk, costeggiando appunto la spiaggia, che pian piano si riempie: giovani, qualche famiglia, pochi turisti, e gli immancabili surfers.
Dopo la passeggiata dobbiamo ripartire subito verso la tappa successiva, oggi si prospetta una giornatina intensa.
Ci dirigiamo subito verso il Balboa Park, il parco più grosso di San Diego, che ospita anche il famoso zoo: decidiamo di fare un giretto nel parco, e così finiamo prima allo Spanish Village Art Center, una zona in stile spagnolo dove ci sono tanti negozietti di artisti che mettono in mostra e vendono le loro creazioni, poi arriviamo in una zona del parco molto deliziosa, vicino al Visitors Center, con specchi d’acqua, ninfee, un ponticello, e una scenografia incredibile.
Facciamo una breve sosta all’ombra di un albero, poi ripartiamo, concludiamo il giro al Balboa Park e ci dirigiamo al Museum of Contemporary Art of San Diego: un piccolo museo in centro città, di sole quattro sale espositive che ospitano principalmente opere d’arte minimal e concettuale; in qualche caso troviamo anche nomi importanti.
Il museo si rivela una sorpresa per noi, infatti ci siamo molto divertite a interpretare le varie opere, soprattutto una in particolare, costituita da un enorme sasso ricoperto da un parabrezza frantumato e intitolata “Rhymes of goodbye”.
Infine decidiamo di andare a mangiare in un ristorante messicano: dopo tutto la frontiera con il Messico è a pochi chilometri da San Diego, (forse) metà della popolazione è di origine messicana, e le indicazioni nei luoghi pubblici vengono date in inglese e in spagnolo!
Entriamo al Café Coyote, nella zona di Old Town, e ci divertiamo ad assaggiare un pò tutto: burritos, tacos, nachos, quesadilla, e anche la sangria. Tutto molto buono!
Felici e con la pancia piena torniamo in hotel, dove ci aspetta il letto.
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