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L’arte sa nuotare e ci salverà: Blub e i suoi personaggi in versione sub

Gen 11, 2021 | FIRENZE, progetti creativi

Mi è capitato spesso, camminando per le vie di Firenze, di trovare alcuni personaggi della storia dell’arte, ma anche reali, disegnati sugli sportelli delle utenze cittadine in versione sub, con la maschera e le bollicine d’aria. Il progetto in questione è L’arte sa nuotare, e l’autore è Blub, artista fiorentino che disegna appunto i suoi personaggi sott’acqua perché l’arte sa nuotare.

L’arte sa nuotare e ci salverà

Ringrazio Blub per aver accettato questa intervista e per il tempo dedicatomi affinché potessi comprendere meglio la sua arte: per una come me che ama tutto ciò che è espressione artistica di sé è stato un regalo enorme – e credo lo sia anche per chiunque abbia curiosità nei confronti della vita.

Come nasce il tuo progetto?

Nasce a Cadaquès, Catalunya, mentre mi trovavo in vacanza, da una richiesta di amici del posto di dipingere uno sportello delle utenze per strada davanti al loro portone di casa, come di usanza da parte dei pittori locali, che di solito dipingono delle marine. Non avevo voglia di dipingere qualcosa del genere e ho abbandonato l’idea.

L’idea invece è venuta da sola senza pensarci su: dipingere un bambino con maschera da sub come se ci osservasse oltre un oblò. Da lì nasce Blub ed in seguito a Firenze il progetto “L’arte sa nuotare”.

Qual è il tuo rapporto con Firenze? E come si inseriscono le tue opere nella trama artistica cittadina, così piena di opere d’arte in ogni angolo?

Nonostante Blub nasca a Cadaquès, il progetto L’arte sa nuotare si è sviluppato a Firenze (e poi lo porto con me dovunque mi capiti di andare).

Infatti, tornato a Firenze, gli amici mi hanno incoraggiato a continuare, la città del Rinascimento meritava di essere omaggiata con un Dante, Leonardo, Monnalisa etc versione sub.

Quello col mondo dell’arte è un rapporto di vicinanza, come un ritrovarsi per le vie del centro con Dante e farsi una chiacchierata, un saluto a Leo e via, come riportarli in vita anche se in chiave sub.

Perché i tuoi personaggi sono sott’acqua? Che cosa rappresenta per te l’acqua?

L’acqua è il mio elemento, credo che non sia un caso che l’idea mi sia venuta in un luogo di mare. Il detto “essere con l’acqua alla gola” oltre a definire una crisi, lascia anche la possibilità di imparare a nuotare, e l’arte è una di queste risorse.

I personaggi di Blub in versione sub 

Come scegli i tuoi personaggi?

Per analogia, Firenze significa Rinascimento. Ma scelgo anche un personaggio se questo mi ispira per le sue doti o il percorso che ha cambiato il modo di vedere le cose, scelgo personaggi che ci hanno lasciato un’eredità culturale e di bellezza.

La tua arte unisce sacro e profano: accanto ai personaggi simbolo della storia dell’arte troviamo anche i ritratti di artisti ma anche ritratti di personaggi contemporanei, come Batistuta, che qui a Firenze è un’istituzione. Da cosa nasce la necessità di unire la Venere di Botticelli, Leonardo e Batistuta?

A volte mi è successo di uscire dai binari del mio percorso, ma mi è capitato tra le mani il libro di Robert M. Pirsig “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, il cui titolo dice già tutto senza che mi dilunghi: possiamo scorgere l’arte e la bellezza anche nel gioco.

Dove si trovano le opere di Blub

C’è una geolocalizzazione delle tue opere o preferisci che le persone le trovino semplicemente camminando per strada?

Anche se volessi non sarebbe possibile, non restano per strada per molto, e comunque preferisco che le persone si sorprendano trovandole per caso.

Quale messaggio vuoi trasmettere con le tue opere?

Non fermarsi all’evidenza della realtà, c’è sempre un modo di venirne fuori meglio di prima, cresciuti e più consapevoli. L’arte e la bellezza sono ovunque, basta avere occhi per vedere.

Forse è solo un’utopia sperare che l’arte possa salvare questo mondo, e che la bellezza e la poesia ci possano rendere l’umanità che troppo spesso invece perdiamo. 

Sì, forse è solo un’utopia. Ma in qualcosa dobbiamo pur sperare, no?

 


 

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