Un cammino in Sardegna (più precisamente in Gallura), 5 giorni e 75 km circa da percorrere a piedi: questi sono gli ingredienti del progetto che io e Lucia @unasardatralenuvole abbiamo realizzato, con solo uno zaino da mettere in spalla e tanta voglia di buttarci in questa avventura.
Nei giorni scorsi infatti (dal 10 al 14 giugno) abbiamo percorso 75 km a piedi da Porto Pollo a Olbia per riscoprire un tratto di Gallura in modo alternativo e sostenibile: a piedi, con solo €10 al giorno e chiedendo ospitalità a voi, alle nostre communites.
In che senso?, ti chiederai.
Il progetto: il cammino social in Sardegna
Questo progetto del cammino in Sardegna nasce per passare finalmente, dopo questi anni di pandemia, dall’online all’offline: abbiamo voluto trovare un modo per conoscere dal vivo le persone che ogni giorno sostengono, apprezzano e seguono il nostro lavoro, ed è nato così questo cammino social per riscoprire insieme questo tratto di Sardegna.
Quando abbiamo lanciato il progetto, abbiamo chiesto ospitalità a voi, i nostri followers, che avete risposto in massa, addirittura lanciando l’hashtag #sardiniaexpress.
Sì, perché le regole del nostro gioco sono molto simili a quelle del programma televisivo Pechino Express:
- vietato prendere mezzi di trasporto;
- si procede solo a piedi o in autostop;
- solo €10 al giorno per mangiare;
- si chiede ospitalità per dormire.
Il resoconto del mio cammino nel nord-est della Sardegna: 75 km a piedi da Porto Pollo a Olbia in 5 giorni
Il nostro cammino in Sardegna prende il via da Porto Pollo, località nel nord-est apprezzata da kitesurfer e windsurfer per via del vento sempre presente che crea le condizioni praticamente perfette.
Grazie alla nostra amica maddalenina Eleonora abbiamo raggiunto Porto Pollo (Cala Petralana a dir la verità), dove siamo state ospiti a casa della signora Maria, mamma di Marta, che è entrata nel cuore di tutti, dolcissima e premurosa: ci ha preparato la qualunque per cena, il pranzo al sacco per il giorno dopo e viziate anche con lo zenzerello (liquore allo zenzero) che produce.
Prima tappa: Porto Pollo – Palau
Il nostro cammino inizia all’alba e da Cala Petralana raggiungiamo prima Porto Rafael e poi arriviamo a Palau quando sono appena passate le 8 di mattina. Colazione sul porto e subito ci mettiamo il costume per il mio primo bagno di stagione a Palau Vecchio.
Ci rimettiamo in marcia perché vogliamo raggiungere a piedi Capo d’Orso, una roccia a forma di orso appunto: nel tragitto cado e mi sbuccio un ginocchio ma niente di grave e così arriviamo all’ingresso, dove ci raggiunge la nostra amica Cristina che non solo ha portato cotone e disinfettante per la mia sbucciatura ma ci offre anche l’ingresso a Capo d’Orso.
Dopo essere arrivate in cima ci colleghiamo con Radio Sintony, un’emittente locale che ci accompagna durante questo nostro cammino, e raccontiamo questa prima giornata. Pranziamo poi all’ombra di un albero, un pò di stretching e un riposino pomeridiano per rilassarci.
Procediamo poi con gli ultimi 40 minuti di cammino per raggiungere le Tenute Filigheddu, appena fuori Palau, dove ci accoglie Maria Grazia con una degustazione dei suoi vini e rimaniamo qui a dormire.
Seconda tappa: Palau – Cannigione
La seconda tappa inizia all’alba: raggiungiamo e oltrepassiamo il Belvedere Baragge da dove si vedono le isole dell’arcipelago de La Maddalena e la Corsica in fondo e proseguiamo verso Cannigione salvando anche una tartaruga dalla strada.
La tappa di oggi è lunga e tosta ma finalmente raggiungiamo il lungomare di Cannigione e arriviamo in centro, completando la tappa: qui ci aspettano i mitici pancakes di Chiara e per stasera siamo ospiti da Fabrizio nel suo affittacamere La casa di Minnanna.
Dopo una doccia andiamo a fare un aperitivo al Cutter insieme a Sonia e alla sua bellissima famiglia, pranziamo con una poké di Samuele e ci colleghiamo nuovamente con Radio Sintony per invitare chiunque voglia esserci all’aperitivo finale che faremo ad Olbia.
Per cena siamo ospiti Da Serafino a Cannigione che fa delle pizze buonissime in pala.
Terza tappa: Cannigione – Cugnana
Il nostro cammino in Sardegna prosegue con questa terza tappa che in realtà abbiamo suddiviso in due: prima Cannigione – Abbiadori e poi Abbiadori – Cugnana perché è successa una figata!
Infatti durante l’aperitivo di ieri a Cannigione con Sonia e la sua famiglia, il marito Alessandro ci ha proposto di fare un volo in biposto all’alba sulla Costa Smeralda: una sorta di piccolo elicottero ma aperto sopra, come uno scooter.
Ho sorvolato – e anche pilotato, sull’isola di Mortorio (un paradiso!), Romazzino, il Pevero, Porto Cervo e il faro di Capo Ferro per poi rientrare al campo volo in zona La Punga.
Per concludere la nostra esperienza con Sonia e Alessandro facciamo colazione insieme ad Abbiadori, da dove riprende il nostro cammino, non prima però di esserci fermate in edicola a comprare l’Unione Sarda perché siamo in prima pagina e Giulia Salis ha parlato di noi e del nostro progetto.
Corinna, una ragazza del posto, ci vede e ci riconosce per strada e ci dà un passaggio per evitarci 2-3 curve brutte: poi proseguiamo a piedi dal Belvedere sulla Costa Smeralda in direzione Cugnana.
Facciamo una sosta al mare a Rena Bianca (la mia spiaggia del cuore) dove Dorotea del Pedro’s Café ci ha offerto caffè, toast e frutta fresca; la nostra amica Arianna viene a prenderci per portarci alla sua Cantina Murales dove ci ritroviamo immediatamente circondate dalla dolcezza dei cuccioli e delle caprette di Arianna.
Nuovo bagno a Rena Bianca per rinfrescarci e prima di raggiungere Cugnana Verde dove passeremo la notte facciamo sosta a comprare cozze fresche da cucinare per cena.
Quarta tappa: Cugnana – Golfo Aranci
Il cammino riprende all’alba del quarto giorno in direzione Golfo Aranci. Dopo più di 3 ore di cammino tentiamo l’autostop nell’ultimissimo tratto per arrivare a Golfo Aranci in modo da evitarci curve strette e brutte, ma non è andata bene.
Allora abbiamo fatto un appello social ed è venuta Simona per portarci a Spiaggia Bianca dove siamo ospiti da Maddalena nel suo Spiaggia Bianca Residence & Beach in uno degli appartamenti che gestisce e dormiremo con vista su Tavolara!
Facciamo un bagnetto per rinfrescarci e poi pranzo con Sabrina a Baia del Sol dove mangiamo buonissimi spaghetti alle arselle.
Nel pomeriggio nuova prima volta per me: Claudia e Fabio di Sardinia on Board ci portano in sup all’isolotto di Figarolo, di fronte a Cala Moresca (a Golfo Aranci), dove facciamo un aperitivo al tramonto. Per me è stata un’esperienza bellissima, amo stare in acqua!
Chiudiamo questa quarta giornata con una cena insieme a tutta la famiglia di Maddalena, come se fossimo a casa.
Quinta tappa: Golfo Aranci – Olbia
L’ultimo giorno di cammino inizia con Maria Chiara ed Elisabetta, sorelle di Maddalena, che ci danno un passaggio da Spiaggia Bianca per uscire dal residence ed evitare anche qui un brutto tratto di strada e procediamo verso Olbia passando da Pittulongu.
A Olbia ci aspetta Maria Antonietta (che porta avanti il suo progetto chiamato la cucina identitaria), cuoca pazzesca che propone delle vere e proprie food experience e infatti ci ha preparato una fregola con le cozze da leccarsi i baffi!
Nel pomeriggio passiamo da Fashion Bee Boutique ad Olbia dove Paola e Ariela ci regalano un vestito e ci aiutano a sistemarci per l’aperitivo che facciamo subito dopo al San Paolo Art and Food, in centro ad Olbia: ci hanno raggiunte una decina di ragazze ed è stato bello festeggiare e condividere con loro la fine di questo cammino in Sardegna.
Poi Simona (che ci aveva dato un passaggio fino a Spiaggia Bianca) e la sorella gemella Serena (fortissime su Tik Tok come Simo&Sere) hanno cominciato a cantare sul Corso di Olbia.
Chiudiamo questa esperienza con una serata pizzette insieme alle ragazze: abbiamo scoperto Da Gigi in centro ad Olbia che fa delle pizzette al taglio davvero buone, e infine dormiamo ospiti da Gianpaolo e Jasmine.
Domande frequenti sul cammino in Sardegna
Ripropongo qui le domande più frequenti che ho ricevuto al termine di questa esperienza.
- Ti sei allenata per fare il cammino?
In modo specifico per il cammino no, però seguo un programma di allenamento da mesi (faccio un mix di yoga, pilates, fitness, esercizi a corpo libero e danza classica), porto spesso il mio pitbull a fare lunghe camminate nel bosco e in generale ho sempre fatto attività fisica – sono un’ex pallavolista, a dirla tutta!
- A che ora sei partita al mattino?
Partivamo molto presto, alle 5:30 eravamo già in strada per camminare. In estate il sole scalda velocemente e già dalle 8:30-9 diventa troppo caldo per poter camminare sotto il sole quindi avevamo calcolato tutto in modo da fare le prime 3 ore di cammino al fresco e le restanti 1-2 col sole.
- Hai camminato su strada o su sentieri sterrati?
Questo è stato il tasto dolente! Purtroppo abbiamo camminato su strada per più del 90% del nostro cammino.
Per quanto possibile abbiamo cercato di evitare la strada provinciale (gli automobilisti corrono e non era per niente sicuro cammino sul ciglio della strada, spesso stretta e con curve brutte), allungando anche di qualche km pur di percorrere strade secondarie o comunque più tranquille.
- Quanti km al giorno hai percorso?
Abbiamo percorso una media di 15 km al giorno per un totale di 75 km circa.
- Posso rivedere il cammino da qualche parte?
Certamente sì! Se lo hai perso e vuoi riviverlo, puoi vedere le mie storie in evidenza su Instagram dove ho raccontato ogni km fatto, esperienza vissuta e persona incontrata lungo la strada.
Trovi qui la prima parte e qui la seconda parte del cammino.
Come preparare lo zaino per un cammino?
Eccoci alla domanda fatidica che merita un capitolo a parte: come si prepara lo zaino per un cammino?
Ripropongo qui la lista che mi ha aiutata a non dimenticare niente:
- ovviamente zaino (io ne ho uno da 40L preso da Decathlon);
- scarpe tipo running, molto morbide in modo da non distruggersi le ginocchia dovendo camminare solo su asfalto;
- calzini rinforzati per tenere ferma la caviglia (presi da Decathlon anche questi);
- intimo;
- abbigliamento sportivo (top e pantaloncini);
- felpa e/o giacca a vento;
- telo mare e telo doccia;
- costume;
- ciabatte.
Per quanto riguarda invece i prodotti per la cura del corpo e le cose utili da non dimenticare mai:
- sali minerali e magnesio (da prendere la mattina);
- Compeed, ago e accendino (per aprire e curare eventuali vesciche);
- borraccia;
- fazzoletti e salviette umide;
- spazzolino;
- dentifricio in pastiglie, deodorante in crema, kit di saponi per il corpo (shampoo, balsamo, bagnoschiuma e detergente viso solidi) e saponetta per bucato presi da Naturalmente Sostenibile;
- crema idratante corpo e viso;
- crema solare corpo e viso;
- cappellino;
- tagliaunghie;
- antizanzare.
Grazie a questa lista sono riuscita a non dimenticare nulla e avevo tutto lo stretto necessario per affrontare il cammino in Sardegna.
Questo cammino che abbiamo percorso può essere considerato come un tratto del cammino 100 torri, un cammino di oltre 1280 km che percorre tutta l’isola e suddiviso in 8 vie che attraversano spiagge, macchia mediterranea, borghi e foreste toccando appunto le 100 torri che si trovano lungo le coste dell’isola.
Il cammino 100 torri in Sardegna è un cammino giovane ma che offre davvero tante storie e paesaggi da scoprire.
Se non hai voglia di imbarcarti in questa lunga e faticosa avventura ma stai comunque cercando un cammino in Italia da fare in quattro giorni o cinque, puoi scegliere di percorrere solo un tratto del 100 torri, come abbiamo fatto noi.
⇒ E per concludere, forse possono interessarti alcuni consigli, progetti e indirizzi per scoprire la Gallura: ho scritto una guida d’autore digitale dedicata alla Gallura con le spiagge, i borghi e paesi, le esperienze enogastronomiche e le attività all’aria aperta da fare in questa zona nord est della Sardegna.
Questo progetto è stato sponsorizzato da Radio Sintony, storica emittente radiofonica cagliaritana che ha raccontato il nostro cammino in diretta, e da Naturalmente Sostenibile, il primo negozio plastic free in Sardegna che ci ha fornito un kit pensato per viaggiatori attenti contenente tutti i prodotti necessari per l’avventura.
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