Non solo itinerari turistici e attrazioni famosissime: abbiamo anche una Firenze segreta tutta da scoprire, curiosità, leggende e cose insolite che si nascondono tra le vie della città da secoli e secoli.
Per una giornata all’insegna del misterioso e dell’insolito, scopri queste 10 cose curiose e insolite da vedere a Firenze e che ti permetteranno di scoprire un lato diverso della città.
Tutti questi consigli e tanti altri sono raccolti nella mia guida digitale pdf su Firenze & Dintorni.
Alla scoperta di Firenze segreta: 10 cose curiose da vedere a Firenze
Queste 10 cose insolite che ci permetteranno di scoprire una Firenze segreta si trovano tutte nel centro storico di Firenze – solo una rimane un pò decentrata ma vedrai che sarà comunque possibile raggiungerla facilmente.
Prima di scoprire 10 cose curiose da vedere a Firenze, ti segnalo questo tour dei misteri e delle leggende di Firenze: due ore di passeggiata con una guida che ti racconterà tante chicche e cose curiose sulla città.
Loggia del Bigallo
Iniziamo dal cuore pulsante della città, da piazza del Duomo: la Loggia del Bigallo infatti si trova proprio di fronte al Duomo, all’angolo con via de’ Calzaiuoli, e forse la sua collocazione determina il suo essere poco rinomata.
All’ombra infatti di opere come la Cattedrale di Santa Maria del Fiore con la meravigliosa cupola del Brunelleschi e del Campanile di Giotto troviamo questa meravigliosa loggia fondata nel 1244 da San Pietro Martire e divenuta prima sede dell’Arciconfraternita della Misericordia e poi della Compagnia del Bigallo.
Oggi la struttura in stile gotico ospita un museo che espone nelle sue tre sale interne opere datate tra il XIII e XVI secolo di artisti quali Bernardo Daddi e Alberto Arnoldi (al momento è chiuso temporaneamente per restauro).
La Berta
Tra le cose insolite a Firenze non devi dimenticare di scoprire la storia della Berta, la donna dal volto pietrificato.
Questo volto di donna marmoreo sporge sul lato sinistro della facciata della chiesa di Santa Maria Maggiore, proprio all’angolo con via de’ Cerretani.
Non c’è certezza sulla storia della Berta e sul perché sia finita lì: la leggenda più diffusa narra che nel 1327 lo scienziato e umanista Cecco d’Ascoli fu condannato al rogo per le sue idee ritenute eretiche. Nel tragitto che lo condusse al rogo in piazza Santa Croce passò davanti a Santa Maria Maggiore implorando dell’acqua.
Si dice allora che una donna, affacciatasi alla finestra, gridò alla folla di non dargliela – infatti secondo le credenze popolari i condannati al rogo per stregoneria potevano salvarsi dal fuoco se idratati. E così, quando la donna disse “Se beve, non brucia!”, allora Cecco d’Ascoli le rispose “E tu di lì il capo non caverai mai!”.
Fu così che la Berta rimase istantaneamente pietrificata, ed è senza dubbio uno dei misteri della Firenze segreta!
Le Burelle
Ebbene sì, forse non lo sapevi ma esiste una Firenze sotterranea sotto Palazzo Vecchio tutta da scoprire!
Sotto la pavimentazione di piazza della Signoria facciamo un salto indietro nel tempo di circa 2000 anni per scoprire come fosse la Florentia romana: troviamo infatti i resti archeologici del teatro romano e risultano ancora visibili le burelle, il vomitorium e l’orchestra.
In modo particolare le burelle sono le più antiche carceri della città, situate proprio nei cunicoli sotterranei della costruzione romana, dei passaggi bui, umidi e insalubri che servivano anche ai gladiatori per allenarsi e come gabbie per le belve feroci.
Sicuramente una Firenze insolita e segreta che ci permette di scoprire un pezzettino di storia della città. Ad oggi le visite guidate sono sospese, ma speriamo possano riprendere il prima possibile.
Palazzo dei Cartelloni
Tra le cose insolite da vedere a Firenze troviamo anche il Palazzo dei Cartelloni, il cui vero nome è Palazzo Viviani e che si trova in via Sant’Antonino 11.
La prima particolarità di questo palazzo è che fu di proprietà della famiglia Del Giocondo, la stessa famiglia che pare abbia commissionato a Leonardo il ritratto della Monna Lisa.
Successivamente divenne proprietà del matematico Vincenzo Viviani che alla fine del 1600 fece apporre sulla facciata del proprio palazzo delle enormi epigrafi in latino che celebrassero la grandezza, la vita e le scoperte di Galileo Galilei che non aveva ancora ricevuto alcun tributo pubblico.
Sul portale infatti troviamo un busto di Galileo scolpito da Giovan Battista Foggini e possiamo dire che rappresenta tutta la gratitudine e la stima che Viviani aveva per il suo Maestro, costituendo di fatto una sorta di “architettura parlante”.
Il sasso di Dante
Arriviamo poi al sasso di Dante in piazza delle Pallottole, proprio a fianco del Duomo.
Situato presso un portone, sopra il marciapiede, troviamo questo grosso masso con una targhetta che recita i’vero sasso di Dante.
Anche in questo caso la realtà si fonde con la leggenda: pare infatti che il Sommo Poeta fosse solito fermarsi in questo punto, sedendosi sopra un grosso masso per riposare, pensare e osservare i lavori di costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Che sia verità o leggenda non è dato sapere, ma sicuramente alimenta il racconto di questa Firenze segreta.
Madonna del Puzzo
Continuando a scoprire cose curiose da vedere a Firenze ci spostiamo adesso nell’Oltrarno, in via Toscanella all’angolo con Borgo San Jacopo.
Posta in una nicchia troviamo la Madonna del Puzzo, ovvero una rappresentazione in terracotta della Madonna, sconcertata dalla puzza e dal cattivo odore.
Via Toscanella infatti ha un triste riconoscimento: purtroppo la presenza dei cassonetti della spazzatura e la maleducazione di certe persone che la usavano come “gabinetto a cielo aperto” hanno fatto sì che il problema dei cattivi odori e della puzza si radicasse sempre più.
Nel 1984 allora i fiorentini che abitavano la zona decisero di commissionare a Mario Mariotti questa Madonna del Puzzo come atto di protesta.
La finestra maledetta di Palazzo Grifoni
Tra le cose che rendono Firenze segreta e misteriosa troviamo anche la finestra sempre aperta di Palazzo Grifoni (oggi Palazzo Budini Gattai), in piazza Santissima Annunziata.
In realtà, più che una finestra segreta, pare sia una finestra maledetta e che da molti secoli ormai gli scuri di questa finestra siano sempre lasciati aperti o socchiusi, mai chiusi del tutto!
La leggenda narra che nel 1500 due giovani innamorati abitarono quel palazzo finché lui fu costretto a partire insieme ad altri giovani uomini della città per combattere e difendere la patria.
La donna trascorreva giornate intere seduta a quella finestra guardando fuori nella speranza di veder tornare l’amato che però non tornò mai perché caduto in battaglia. Lei allora morì vedova ed esalò il suo ultimo respiro proprio accanto a questa finestra.
Dopo il funerale della donna pare che i parenti abbiano tentato di chiudere quella finestra ma cominciarono a verificarsi cose strane e inspiegabili, come se lo spettro della donna fosse ancora presente nel palazzo ad attendere il ritorno dell’amato.
Da allora la finestra è sempre stata lasciata aperta, per permettere allo spirito della donna di aspettare ancora per secoli il ritorno dell’amato.
I ritratti di Michelangelo, Cellini e Dante
Continuiamo a scoprire alcuni posti segreti a Firenze che in questo caso ospitano i ritratti o autoritratti di tre grandissimi artisti legati alla città: Michelangelo, Cellini e Dante.
A destra del portone d’ingresso di Palazzo Vecchio troviamo il ritratto di un uomo sulla facciata del palazzo: pare infatti che Michelangelo abbia scolpito con le mani dietro la schiena il volto del suo “disturbatore”, ovvero un uomo che lo importunava frequentemente con mille domande – altri ritengono che sia un autoritratto del Maestro.
Per l’autoritratto del Cellini ci spostiamo nella Loggia dei Lanzi perché il Perseo con la testa di Medusa qui esposto nasconde proprio un autoritratto che lo scultore ha voluto fare di se stesso nel retro dell’elmo di Perseo.
Infine, per il ritratto di Dante ci spostiamo nella piazzetta che si trova all’incontro di Via Dante Alighieri con Via Santa Margherita. In questo spiazzo abbassa gli occhi e comincia a cercare in terra il disegno del ritratto di Dante (magari un pò d’acqua può aiutarti a vedere meglio il disegno).
La Fontana del Bacchino
Per continuare a conoscere la Firenze meno conosciuta ci spostiamo a Bobolino.
Ci troviamo all’interno del Giardino di Boboli, nella zona a nord-est di Palazzo Pitti: proprio qui troviamo una copia della Fontana del Bacchino o Fontanella del Nano Morgante, una scultura in marmo bianco alta poco più di un metro.
In tutto il suo stile grottesco, l’opera rappresenta il nano Morgante, il nano di corte di Cosimo I de’ Medici nelle sembianze di un Bacco ebbro – da qui deriva il nome, in tutta la sua nudità a cavallo di una tartaruga dalla cui bocca esce dell’acqua.
Studio atelier di Clet
L’ultimo dei posti nascosti a Firenze di cui ti racconto si trova nell’Oltrarno ed è lo studio atelier di Clet.
Clet Abraham è un artista francese che ormai da diversi anni vive e lavora a Firenze ed è uno dei più famosi nel panorama della street art internazionale: le sue opere infatti modificano la segnaletica stradale causando le reazioni più diverse nei cittadini.
Nell’Oltrarno è possibile visitare gratuitamente il suo studio atelier, che nella forma assomiglia più a una bottega artigiana come altre che si trovano in questa zona di Firenze.
Se ti incuriosiscono le tappe particolari e meno turistiche, allora forse possono interessarti anche le librerie indipendenti e particolari a Firenze e la mia selezione di 10 luoghi particolari da scoprire a Firenze.
Queste 10 cose curiose che abbiamo scoperto e che raccontano una Firenze segreta e insolita sono (quasi) tutte a ingresso libero e se vuoi approfondire cosa vedere nel capoluogo toscano senza spendere un euro, scopri gli indirizzi imperdibili per vedere Firenze gratis.
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Molto interessante!
La Madonna del puzzo l’ho potuta ammirare fin dall’84.
Allora abitavo in Borgo San Jacopo e fu accolta con tanta
simpatia.
Ciao Maurizia! Grazie del tuo commento e di aver condiviso un ricordo legato alla Madonna del Puzzo. Effettivamente la trovo anche io espressione della simpatia tipica di noi fiorentini, fa sorridere vederla lassù che si tappa il naso!
Ottimo articolo che aiuta anche a scoprire le tradizioni culturali e le storie nascoste della citta.
Ciao Roberta, ti ringrazio tanto per il tuo commento e mi fa piacere tu abbia apprezzato! Vado sempre in cerca di altre storie quindi conto di aggiornare presto l’articolo.