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Valdichiana aretina: le tappe da visitare nei dintorni di Arezzo

Lug 26, 2024 | arezzo, TOSCANA

Oggi andiamo alla scoperta di un angolo della Toscana che, pur essendo a due passi da città d’arte come Arezzo e situata nei dintorni di Firenze, rimane ancora fuori dai circuiti turistici più battuti: la Valdichiana aretina.

Per questo suo essere ancora una destinazione poco frequentata, la Valdichiana aretina è un luogo che invita alla lentezza, a scoprire i ritmi della natura e a immergersi nella vita autentica dei suoi abitanti, alla scoperta di storia, cultura e tradizioni locali.

cosa vedere in valdichiana aretina: castello di gargonza

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Cosa vedere in Valdichiana aretina

La Valdichiana, un’ampia valle che si estende per oltre 100 km a sud-ovest di Arezzo fino alla provincia di Siena, è un vero e proprio scrigno di storia e natura. Il suo nome deriva dal fiume Maestro della Chiana, un corso d’acqua che ha profondamente segnato il territorio.

In antichità il fiume allora chiamato Clanis scorreva verso il Tevere. Tuttavia, a causa di frequenti alluvioni e della scarsa pendenza del terreno, il suo corso si invertì verso l’Arno, trasformando la valle in una vasta zona paludosa. Fu solo grazie al genio dell’ingegnere idraulico aretino Vittorio Fossombroni che, tra il 1789 e il 1827, la Valdichiana fu bonificata, trasformandosi nel fertile cuore verde della Toscana che conosciamo oggi.

Ma cominciamo a scoprire la Valdichiana aretina e le tappe nei dintorni di Arezzo.

Monte San Savino

Monte San Savino, un borgo ricco di storia e fascino, sorge nel cuore della Valdichiana. Le sue origini affondano le radici nell’epoca etrusca e romana, testimoniando un passato millenario. Nel corso dei secoli Monte San Savino fu oggetto di contese tra diverse potenze, fino a raggiungere il suo massimo splendore nel Rinascimento. In questo periodo furono eretti numerosi palazzi, tra cui il maestoso Palazzo di Monte, oggi sede del comune.

Cosimo I de Medici, riconoscendo l’importanza strategica di Monte San Savino, la elevò a contea e la affidò a Baldovino di Monte, fratello del papa Giulio II. La città ospitò inoltre una fiorente comunità ebraica dal 1627 al 1799, lasciando un’impronta indelebile nel tessuto urbano.

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Cosa vedere a Monte San Savino

Oggi Monte San Savino è una meta imperdibile per gli amanti dell’arte e della storia. Tra le cose da vedere a Monte San Savino ti segnalo:

  • Palazzo di Monte: edificio rinascimentale oggi sede del Comune, fu commissionato nel XVI secolo dal cardinale Antonio di Monte. Vanta una facciata elegante e un cortile interno i cui giardini pensili offrono una vista panoramica sul borgo. All’interno si possono inoltre visitare gratuitamente le ex carceri;
  • Il Cisternone: opera ingegneristica di grande fascino, questa cisterna di oltre 400 mtq, costruita nel XVI secolo, è una delle più grandi della Toscana ed è visitabile gratuitamente. Oggi è destinata alla raccolta delle acque per i giardini pensili sovrastanti;
  • Chiese storiche come la Chiesa di Sant’Agostino, un vero e proprio gioiello del Rinascimento toscano. Al suo interno puoi ammirare la splendida pala d’altare con l’Assunzione della Vergine realizzata dal celebre Giorgio Vasari e visitare la tomba di Andrea Sansovino, il grande scultore e architetto natio di Monte San Savino;
  • L’ex-sinagoga: testimonianza di una comunità ebraica fiorente, puoi visitare i luoghi dove un tempo si riuniva la comunità ebraica di Monte San Savino. Oltre ai resti della sinagoga, della scuola e dell’abitazione del rabbino, puoi anche visitare il cimitero ebraico, luogo di grande spiritualità.

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Cosa vedere di insolito a Monte San Savino: il Palazzo dei Topi d’Argento

Il Palazzo dei Topi d’Argento è un luogo magico dedicato all’arte contemporanea, una vera e propria fucina creativa. Questo palazzo, un tempo dimora di Andrea Sansovino, ospita ora il laboratorio creativo di Giovanni Raspini, dove vengono realizzati gioielli e oggetti di design unici.

Si può visitare il Palazzo dei Topi d’Argento gratuitamente su prenotazione.

Il Castello di Gargonza

Il Castello di Gargonza è un affascinante borgo medievale fortificato risalente al XII secolo, immerso nella suggestiva campagna della Valdichiana aretina a due passi da Monte San Savino. Oggi questo luogo è stato trasformato in una raffinata struttura ricettiva.

Nel XIII secolo, Gargonza fu un importante centro politico e militare, al centro di scontri tra guelfi e ghibellini. Nel 1303, si narra che proprio qui abbia soggiornato Dante Alighieri durante i suoi primi anni di esilio. Successivamente, il borgo fu governato da una comunità agricola che ne curò la terra per due secoli, prima di disperdersi alla ricerca di fortuna nelle città.

Dal 1970, il Castello di Gargonza è di proprietà dei conti Guicciardini Corsi Salvati, che lo hanno sapientemente restaurato e valorizzato, trasformandolo in un’oasi di pace e tranquillità. Oggi, gli ospiti possono alloggiare nelle antiche abitazioni, godere della piscina, esplorare i boschi circostanti e assaporare la cucina tipica toscana. I visitatori esterni possono comunque accedere gratuitamente al borgo e passeggiare per le sue vie, non potendo però, per ovvi motivi, usufruire dei servizi.

Lucignano

Piccolo gioiellino della Valdichiana aretina e di tutta la Toscana, Lucignano è famosa per la sua singolare pianta urbanistica a forma di chiocciola, con strade che si susseguono in cerchi concentrici. È un vero e proprio labirinto che ha conservato intatto il suo fascino medievale.

Le origini di Lucignano risalgono all’epoca romana, ma fu nel Medioevo che assunse la sua forma caratteristica. Contesa tra diverse città-stato, fu infine conquistata da Firenze nel 1554.

Da non perdere a Lucignano è la Maggiolata, che ha luogo le due ultime domeniche di maggio. Lucignano si trasforma in un tripudio di colori con la Maggiolata, una sfilata di carri allegorici completamente ricoperti di fiori, realizzata dai quattro rioni storici della città. Un evento unico nel suo genere che celebra l’arrivo della primavera.

Cosa vedere a Lucignano

  • Porta San Giusto: porta principale per accedere al borgo;
  • Palazzo Comunale e Museo Civico: all’interno del Palazzo Comunale potrai ammirare il Museo Civico che custodisce opere d’arte di inestimabile valore, tra cui il celebre Albero d’Oro. Questo straordinario reliquiario, realizzato in oro, argento, smalti e pietre preziose, è un esempio unico al mondo di arte medievale e rinascimentale;
  • Il cassero: baluardo medievale che domina il borgo costruito nel XIV secolo, il cassero ha svolto un ruolo fondamentale nella difesa del borgo per poi essere adibito a deposito di grano. Oggi le sue mura raccontano storie di assedi e battaglie, offrendo un’affascinante finestra sul passato;
  • la Chiesa della Collegiata, cuore pulsante della città ricostruita dopo un devastante incendio, presenta una facciata incompiuta che le conferisce un fascino particolare, mentre gli interni barocchi sono ricchi di decorazioni e opere d’arte.

 

Come abbiamo visto, la Valdichiana aretina è un’ottima idea per una gita fuori porta da Arezzo, ma anche da Firenze. Così come il Valdarno aretino, anche la Valdichiana è una zona poco battuta dal turismo di massa, e per questo super consigliata se vuoi scoprire una zona della Toscana diversa dalle classiche mete.

Infine, se ti interessano particolarmente i dintorni di Firenze, dai uno sguardo alla mia guida d’autore pdf su Firenze & Dintorni.

 

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